Dal momento che l’acrilammide si forma naturalmente (approfondisci qui) durante il processo di cottura di alcuni alimenti come cereali, patate e caffè, purtroppo lo possiamo trovare un po’ ovunque nei prodotti da forno e non solo.
Purtroppo non fanno eccezione nemmeno i biscotti destinati ai neonati. Il caso dei bambini è davvero eclatante, perché, come afferma la dottoressa Manzi, i limiti che la legge stabilisce per i livelli di acrilammide nel cibo non solo non sono al di sotto del valore che l’EFSA ha ipotizzato come “trascurabile” ai fini degli effetti nocivi sulla salute umana, ma questo valore è per di più riferito ai soggetti adulti, mentre per i piccoli è lecito supporre debba essere ancora più basso, perché sono individui più vulnerabili e nel pieno del loro processo di sviluppo organico. Il concetto di fondo è lo stesso per cui il dosaggio di alcuni medicinali per i bambini è naturalmente inferiore a quello dello stesso medicinale che devono assumere gli adulti.
Come capire se i biscotti hanno troppa Acrilammide?
Visto che non possiamo disporre di un laboratorio di analisi, dobbiamo affidarci al sistema più facile per capire se c’è acrilammide: ossia osservare il colore del biscotto. Più il colorito del biscotto è scuro, più sarà elevata la quantità di acrilammide, al contrario se è chiaro, tanto all’esterno che all’interno, possiamo stare abbastanza tranquilli perché il livello di questo contaminante genotossico cancerogeno sarà molto basso.
L’analisi su 3 biscotti per neonati
In questo video, la dottoressa Chiara Manzi, autrice del libro “Acrilammide, il cancerogeno tabù“, mostra con degli esempi concreti le evidenti differenze di colore che ci sono tra biscotti di diverse marche. Le analisi svolte su questi prodotti confermano che 2 biscotti su 3 contengono livelli di acrilammide tali per cui, mangiando 3 biscotti al giorno, verrebbe superato il valore di guardia dichiarato dall’Efsa per l’assunzione di acrilammide negli adulti (perciò figuriamoci nei bambini!).
È vero che oggi essere genitori già significa fare attenzione a tantissime cose in più rispetto al passato, ma proprio per questo è più importante che mai stabilire delle priorità, e ciò che riguarda la salute non può che venire al primo posto. Insomma, stare attenti ai livelli di acrilammide negli alimenti che i vostri figli consumano è assolutamente fondamentale, perciò scegliete con cura i biscotti e tutto ciò che fate mangiare ai vostri figli, cercate di diversificare la loro dieta.
Non dimentichiamo che anche i produttori di alimenti, soprattutto quelli destinati ai bambini, hanno una responsabilità chiave: devono testare i loro prodotti per confermare che sono sicuri per il consumo e lavorare per limitare il più possibile i livelli di acrilammide nei loro prodotti. Biscotti senza acrilammide o con pochissimo acrilammide ci sono, ma sono ancora troppo pochi e non c’è motivo per non adeguarsi a degli standard più rigidi nei confronti della presenza di questa sostanza pericolosa per la nostra salute.